L’Operatore Socio-Sanitario (abbreviato in “OSS”) è una figura professionale molto richiesta all’interno di strutture pubbliche e private, o per servizi a domicilio, per l’assistenza a persone non autosufficienti, anziane o malate che necessitano di cure e supporto nello svolgimento delle attività quotidiane.
Il suo ruolo si svolge in ambito socio-sanitario e prevede principalmente mansioni di tipo assistenziale (vestizione, deambulazione, somministrazione pasti, cura dell’igiene personale) e di supporto alle attività sanitarie e tecnico-infermieristiche, come il controllo della corretta assunzione di farmaci e la sanificazione degli ambienti.
In questo articolo vedremo, nel dettaglio, chi è l’OSS, qual è il percorso di studi che ha intrapreso, quali sono i suoi compiti, cosa lo differenzia da altre figure come infermieri, Operatori Socio-Assistenziali (OSA) e badanti, e come si possono richiedere le sue prestazioni a domicilio, qualora un familiare non autosufficiente avesse bisogno di un aiuto concreto e continuativo.
Quali sono i compiti dell’OSS?
Il ruolo dell’OSS, quindi, è orientato in particolare verso:
- anziani malati o fragili;
- disabili;
- pazienti ricoverati in ospedale, che si trovano in casa di cura o casa di riposo;
- individui con problemi psichiatrici;
- famiglie e minori in condizioni di forte disagio.
Questa figura ha competenze di tipo tecnico-assistenziale e deve saper lavorare in equipe, insieme a infermieri, medici, educatori, fisioterapisti e altri professionisti. Tuttavia non può, in nessun caso, effettuare azioni di competenza medico-infermieristica.
Le attività dell’Operatore Socio-Sanitariosono sintetizzate nell’Art. 5 dell’Accordo Stato-Regioni del 2001 e fanno riferimento a tre ambiti:
- l’assistenza diretta e aiuto domestico alberghiero;
- l’intervento igienico sanitario e di carattere sociale;
- il supporto gestionale, organizzativo e formativo.
Entrando più nello specifico delle mansioni dell’OSS, tra i principali compiti citiamo:
- assistere le persone, in particolare quelle non autosufficienti, nelle attività quotidiane (come vestizione e somministrazione pasti) e di igiene personale;
- svolgere attività semplici di supporto diagnostico;
- collaborare con il personale sanitario per l’assistenza al paziente;
- in sostituzione o appoggio dei familiari, e su indicazione del personale preposto, aiutare la persona nella corretta assunzione dei farmaci prescritti (non si parla di “somministrazione”, che è prerogativa dell’infermiere);
- curare la pulizia e l’igiene dell’ambiente sanitario;
- sanificare il letto, il comodino e gli altri mobili, se richiesto;
- sterilizzare i dispositivi medici;
- smaltire i rifiuti sanitari, utilizzando i dispositivi di protezione individuale e secondo i protocolli previsti dalla struttura in cui opera;
- accompagnare la persona durante l’accesso ai servizi socio-sanitari (visite in reparto, esami in laboratorio).
- aiutare l’assistito nella deambulazione, nell’uso adeguato dei presidi, degli ausili e delle attrezzature sanitarie (stampelle, tripodi, quadripodi, deambulatori, carrozzine, eccetera) e nell’apprendimento delle posture corrette;
- organizzare attività di animazione e socializzazione di singoli e gruppi, per mantenere vive le capacità sensoriali, la curiosità, le funzioni cognitive e contribuire, anche in questo modo, al benessere psicofisico della persona.
La capacità di instaurare una forte empatia, inoltre, rappresenta una qualità molto importante per l’OSS – e per questo rientra tra le prerogative maggiormente richieste dalle famiglie e dalle strutture – in quanto il rapporto con il paziente potrebbe non essere semplice, inizialmente, a causa delle condizioni psicofisiche della persona da assistere, di cui va compreso e rispettato il disagi
Il percorso formativo degli OSS
La formazione degli OSS è competenza delle Regioni e delle Province autonome e viene erogata dagli Enti accreditati dalle stesse, come Dallara Formazione ad Avezzano. La qualifica si ottiene al termine di un percorso di studi dalla frequenza obbligatoria della durata di 1000 ore.
Presso Dallara Formazione, il corso OSS è così suddiviso:
550 ore di teoria;
450 ore di pratica con tirocinio.
Gli argomenti trattati nei corsi riguardano 4 materie:
- l’area socio-culturale;
- l’area psicologico-sociale;
- l’area igienico-sanitaria;
- l’area tecnico-operativa.
Dove lavora l’OSS: ospedali, strutture private o a domicilio
L’Operatore Socio-Sanitario è un profilo molto richiesto e può essere impiegato sia in ambito pubblico che privato.
Può lavorare negli ospedali o in altri enti pubblici che erogano servizi socio-sanitari – e in tal caso è necessario superare un concorso – ma anche presso cooperative sociali, onlus o altri soggetti privati come strutture sanitarie, socio sanitarie o sociali, case di riposo e RSA.
Inoltre, l’OSS è una figura che può essere impiegata anche per assistenza domiciliare per aiutare una persona malata, anziana o non autosufficiente. In questo modo i bisogni primari dell’assistito saranno garantiti all’interno di un ambiente a lui familiare per favorire il benessere psico-fisico e, al tempo stesso, assicurare un monitoraggio regolare e una vigilanza continua.
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